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Cronaca
Anche Baia ha la sua Concordia
di Antonio Cangiano
NAPOLI – Giace inclinata, semi sommersa sul fianco sinistro in piena zona archeologica marina.  
È il “Sassari Primo”, la “Concordia” flegrea com’è stata soprannominata da alcuni. Una nave mercantile immatricolata a Cagliari e bloccata per cavilli burocratici, nella rada di Baia dagli inizi degli anni 80.
NAVE "FANTASMA" - Una raccolta firme e una mozione consiliare, non sono bastati ad avviare nei fatti il processo di demolizione della nave mercantile “Sassari Primo”; un' imbarcazione da carico impegnata a fare la spola tra le coste campane e quelle della Sardegna e arenata in attesa di demolizione da più di trent’anni.
È questo al momento, il triste epilogo dell’ultimo relitto presente nella rada di Baia, un tempo “cimitero delle navi” in particolare quelle militari, nel comune di Bacoli. 
L’imbarcazione, come asseriscono alcuni testimoni, è in stato di forte decadimento, arrugginita e pericolosamente usata da alcuni ragazzini come trampolino per tuffarsi in acqua.
INTERROGAZIONE E BONIFICA - "Da anni chiediamo che il relitto del Sassari Primo venga rimosso dall'incantevole golfo di Baia, e dalle parole siamo passati ai fatti” –  dice Josi Gerado della Ragione.
Nel 2010 il giovane consigliere comunale di Bacoli, propose una raccolta firme e nel 2013  una mozione consiliare portata in consiglio comunale ed approvata all'unanimità. 
“Da qualche mese, abbiamo protocollato un'interrogazione per sollecitare la bonifica. Non è più possibile accettare che a due passi dalla città sommersa più nota al mondo, sia permesso un così evidente sfregio della bellezza. La nave, inoltre, mette anche a rischio la salubrità del mare e la stessa salute dei cittadini. I fondi ci sono stati, ma il menefreghismo delle amministrazioni ha vanificato tutto. Ora si faccia presto. La bellezza è ricchezza, basta solo saperla tutelare e valorizzare".
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23/7/2014
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