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Recensioni
Il cinema sul pallottoliere 2
di Marco Fiorillo
L’11 Novembre apre un altro fine settimana importante per il Cinema italiano, in corsa con ben cinque prime visioni su nove uscite totali, già numero consistente di per sé. Tra le altre quattro produzioni, tutte americane, due lungometraggi 3D, a testimonianza di una novità ormai diventata realtà effettiva.

PROTAGONISTI
Il 24 Giugno del 1994 arrivava nelle sale americane Il Re Leone, successo di critica e pubblico, che riuscì ad incassare 50 milioni $ dell’epoca in una sola settimana.
Di certo non ha avuto lo stesso ritorno economico la riproposizione in 3D della prima storia tutta zoomorfa della Disney ma si è trattato, comunque, di un successo annunciato.
Non cambia nulla nella storia di Re Mufasa e di suo figlio Simba che migliora, invece, nella nuova veste del 3D e nel rimaneggiamento dell’audio: questa la politica scelta dal produttore Dan Hahn, che ci tiene a smentire progetti relativi ad un trattamento simile da destinare ad altre pellicole disneyane.
Dagli States arrivano anche due nuove commedie.

Tratto dall’omonimo romanzo dell’anglosassone David Nicholls, One Day è la storia d’amore di Emma e Dexter, per vent’anni lontani eppure sempre uniti da un legame forte e indissolubile. La pellicola, diretta dalla regista danese Lone Scherfig, si presta bene alla riduzione cinematografica del libro di Nicholls, che pure partecipa alla realizzazione rendendo appieno l’anima del progetto.
Protagonisti della vicenda sono Anne Hathaway e Jim Sturgess, artefici di una delicata armonia sullo schermo.

Più giovanile e leggero è invece Take Me Home Tonight, il racconto delle peripezie di tre giovani universitari alle prese col sopraggiungere dirompente del futuro, della vita da adulti.
Diretta da Michael Dowse, alla sua prima opera importante, e scritta dai fratelli Filgo, la pellicola ha il merito di trattare argomenti seriosi alla maniera d’una commedia d’intrattenimento, in cui la qualità passa, oltre che dalla buona resa storica degli anni d’ambientazione, da un cast giovane che non dispiace affatto, tra cui spiccano Topher Grace e Anna Faris.

D’oltreoceano è, infine, Immortals, cronaca della guerra tra Iperione, interpretato dal solito Mickey Rourke in versione dark villain, e Teseo, rappresentante delle divinità olimpiche. Action movie votato totalmente all’estetica 3D, la pellicola stravolge nuovamente il mito greco in funziona di una storia sterile e poco interessante.
Oggetto d’una campagna promozionale degna di “300”, “Immortals” lascia amarezza e nulla più.

Come anticipato, i veri protagonisti del finesettimana sono italiani. Il piccolo Antonio è l’”eroe” di SaGràscia: il bambino graziato da Sant’Antonio intraprende un viaggio di ringraziamento per il miracolo concessogli, in una Sardegna nuova, lontanissima dall’isola conosciuta dai più.
Bonifacio Angius, al suo primo lungometraggio, entra in punta di piedi, gridando a bassa voce il proprio talento.

Ritornano sullo schermo Mattia e Kamal, protagonisti già di “Lezioni di Cioccolato” nel 2007, che ritroviamo in questo secondo episodio, Lezioni di Cioccolato II appunto, firmato Alessio Federici, sostituto più che degno di Claudio Cupellini.
I due, sempre vicini nel segno del cioccolato, vengono ulteriormente avvicinati dall’amore sboccato tra Mattia e la figlia dell’egiziano, Nawal, di ritorno dall’Erasmus.
È il rilancio d’una commedia all’italiana godibile ed intelligente, in cui spicca il primo caratterista straniero accolto nella penisola, Hassani Shapi, umorista unico che ruba la scena ritagliandosi il ruolo di coprotagonista.

Convince di meno l’ultima opera di Pupi Avati, Il Cuore Grande delle Ragazze, che porta sullo schermo il ritratto dell’Italia al femminile degli anni ’30, rappresentata sullo schermo dalla coppia Cremonini, che abbandona il microfono per le cineprese, Ramazzotti, giovane promessa.

Mentre stupisce positivamente un altro volto nuovo della cinematografia nostrana, quello del regista italianissimo (nonostante il nome) Roan Johnson, che racconta la vita di tre artisti della musica, alle prese con le vicende politiche degli anni ’70.
Protagonisti de I Primi della Lista sono gli sconosciuti Francesco Turbanti e Paolo Cloni, accompagnati dal caratterista Claudio Santamaria, artefice dell’ennesima ottima prova. Johnson e Avati interpretano due passati italiani: è,in particolare, “I Primi della Lista” a gettare un ponte verso i tempi moderni, fin troppo vicini a quegli anni ’70 fatti di trame politiche e rivolte giovanili.

In ultimo, Il Paese delle Spose Infelici, ritratto squallido della provincia tarantina raccontato da Pippo Mezzapesca.
Tra immondizia interiore e degrado ambientale si muove l’universo di Mezzapesca, che a sua volta desume l’argomento dalle pagine del romanzo di Mario Desiati: la pellicola, in concorso al Sesto Festival Internazionale di Roma, seppur importante per forza narrativa, piace poco per la realizzazione inconcludente.

LE SORPRESE
Tra le cinque pellicola italiane in uscita questo secondo venerdì di Novembre, sorprende l’opera prima di Bonifacio Angius, SaGràscia. L’emergente regista porta sulla schermo una storia mite, che fa della semplicità la propria forza, ambientata in una Sardegna che solo un sassarese doc come lui poteva presentarci così altra, diversa. Un’altra prova dell’enorme potenzialità del buon Cinema Italiano.

I FLOP E I TOP
E adesso, i peggiori di questo fine settimana:
. Al gradino più basso troviamo Pupi Avati. Fa storcere il naso la sua ultima pellicola, macchinosa e poco innovativa nelle tematiche, come dispiace la scelta del protagonista, prestato dalle note ai ciak: dopo più di quarant’anni di Cinema ad Avati è concesso questo ed altro.
. Medaglia d’argento per la produzione italiana che convince di meno, Il Paese delle Spose Infelici.
Mezzapesca da avvio ad una buona narrazione che si perde in corso d’opera, lasciando la pellicola quasi in sospeso.
. Bocciato in pieno è, invece, “Immortals”. Accozzaglia di combattimenti e richiami fin troppo vicini alla copia di cui vanno incolpati i produttori Gianni Nunnari e Mark Canton, fin troppo frettolosi di anticipare l’uscita nelle sale del reeboot “Superman”, ultimo lungometraggio dell’avversario di sempre Zack Sneyder.

Infine, i promossi:
. Medaglia di bronzo alla nuova versione de “Il Re Leone”. Nonostante sembri semplice vanesia la scelta di riadattarne la grafica ai tempi moderni, risulta comunque un progetto azzeccato che unisce, nel segno della nostalgia e della tecnologia, le vecchie e le nuove generazioni.
. Si aggiudica il secondo posto “One Day”. L’attesa degli spettatori, siano o meno essi fruitori del romanzo di Nicholls, è premiata da una commedia lineare e godibile, un intrattenimento di qualità che non necessità di esagerate vesti grafiche.
. Primo della classe è, infine, “Lezioni di Cioccolato II”. Simile per caratteristiche di fruizione all’americano “One Day”, dimostra come l’Italia possa dire la propria anche con pellicole meno impegnate ma egualmente qualitative: tutto merito della coppia Argentero- Shapi, diretta da Federici.

BOX OFFICE

Continua il dominio de I Soliti Idioti, che raggiunge gli 8 milioni e mezzo di incassi in dieci giorni di programmazione.
Come auspicabile, trova due ottimi concorrenti nelle new entry Immortals e Il Re Leone 3D, che incassano rispettivamente 1.788.434,12 € e 1.442..357,67 €.

Meno fortuna incontrano gli ingressi tricolore anche se tiene ancora banco La Peggiore Settimana della mia Vita: un dato che dovrebbe far riflettere.

Si prepara una settimana di fuoco per i botteghini italiani, con l’arrivo nelle sale dell’attesissimo The Twilight Saga: Breaking Down-Parte 1.
15/11/2011
  
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