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Cronaca
Gudmorning London
Parte 32: Una napoletana ad una partita di rugby
di Laura Bonetti
Londra non smette mai di stupire e qualche volta una semplice partita di rugby si trasforma in un’esperienza incredibile. Soprattutto quando si e’ospiti della celebre birra irlandese per la Guinness Premiership.

Per questo evento, c’e’ un vero e proprio rituale che inizia con un lauto pranzo, British style. Alcune portate come il pate’ di maiale con una salsa dolciastra, chiamata chutney e composta da cipolle caramellate, e il classico Sunday Roast, accompagnato dallo Yorkshire pudding e patate scaldate, potrebbero non incontrare il nostro tipico gusto partenopeo, mentre altre come lo Sticky Toffee Pudding con Toffee Cream, ovvero un delizioso muffin al caramello, accompagnato da panna fresca, potrebbero far gola a qualsiasi palato.

Con la pancia piena e una pinta, ci si posta sulla tribuna per guardare il match. London Irish vs Leicester e’ stata una partita al cardiopalma. Due squadre ai primi posti della classifica, grinta, placcaggi, competizione e tantissime emozioni si sono susseguite per ottanta minuti. Quello che piu’ colpisce di questo sport e’ il senso di fratellanza che accompagna i giocatori: certo, le azioni sono molto aggressive e non raramente capita l’infortunio pero’ si nota un forte legame che va oltre la competizione e che esalta lo sport in se’ come valore. Parlando con i giocatori, questa teoria viene confermata: il rugby rappresenta una scuola di vita e il compagno di squadra e’ spesso un amico prima di tutto. La squadra unisce e va avanti unita. Si vince e si perde insieme, ma soprattutto si combatte per un obiettivo commune: la vittoria. Qui a Londra questo sport sta diventando sempre piu’ popolare, potrebbe lo stesso successo a Napoli o per ora resta solo uno sport di “nicchia”?

Colonna Sonora: Queen, “We will rock you”


26/10/2009
  
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