Calcio
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Napoli, è ancora buona la prima
di Mimmo Carratelli
RAFAEL 7 – Via il fantasma di Reina. Tra i pali, il brasiliano si esalta. Comincia con una grande respinta a pugni. Annulla due palle-gol a Pinilla (20’ e 27’) proteggendo il vantaggio azzurro. Niente da fare sul gol. Inoperoso nella ripresa.

MAGGIO 5 – Vita dura contro Kucka, il connazionale di Hamsik . E quando si spinge avanti, il solito difetto: cross sbagliati. In difesa però recupera più di una volta. Spreca un’azione d’attacco prima del vantaggio di De Guzman.

ALBIOL 5 – Non c’è sul gioco alto, non c’è come leader della difesa. Prestazione in tono minore. Lascia spesso Pinilla a Koulibaly. Soffre il cileno nei contrasti aerei. Ammonito al 77’ per fallo su Pinilla a centrocampo.

KOULIBALY 6,5 – Gli manca al fianco la sicurezza di Albiol e ne risente. Anticipato da Pinilla nell’azione del pareggio genoano. Qualche incertezza, ma non molla mai. Esce spesso a contrastare Pinilla, sbaglia su Perotti ma recupera. E’ lui a iniziare il gioco, toccherebbe invece ad Albiol. Nel finale, inanella un recupero difensivo dietro l’altro, almeno cinque su Pinilla e Iago Falque. Sostiene anche l’attacco e conclude alto con un tiraccio (91’).

ZUNIGA 5 – Schierato al posto di Britos (Ghoulam infortunato). Insufficienza piena nel primo tempo. Carente nella fase difensiva e Perotti gli scappa in continuazione. Era al debutto, ha il merito di non naufragare. Anche lui non c’è sul pareggio del Genoa (alle spalle di Pinilla). In lieve ripresa nel secondo tempo quando è portato ad attaccare. Arriva davanti a Perin, ma si fa rubare palla (63’). Dribbla due volte nell’area genoana e perde il pallone (85’). Ma è suo il lancio che De Guzman trasforma nel gol-vittoria.

JORGINHO 7 – Il voto è soprattutto per il primo tempo. Domina a centrocampo, contrasta e apre il gioco. Grande personalità dopo le due gare timide contro il Bilbao. Cala nella ripresa perché ha dovuto correre molto nel primo tempo, poco assistito da Inler e Hamsik. Gran tiro a scendere dalla distanza che va poco oltre la traversa (64’).

INLER 5 – Punto debole a centrocampo tanto da far rimpiangere Gargano di cui finalmente prendeva il posto. Inconsistente nei contrasti e gli tocca Sturaro, il centrocampista genoano più avanzato e migliore in campo. Non azzecca un lancio e non gli riesce un passaggio decente. Un tiraccio fuori bersaglio. Si rianima nel finale quando tutta la squadra dà il massimo per vincere.

CALLEJON 6 – Gran botta al volo, la sua specialità, per aprire il match. Anche l’anno scorso fu il primo azzurro a segnare. In difficoltà nella fase passiva contro Antonelli. Impreciso in attacco. Non è brillante, appare stanco e viene sostituito (65’) con Mertens. Non la prende bene, esce contrariato, scaglia una bottiglietta contro la panchina. Continuano nel Napoli i gesti di insofferenza (Insigne, Higuain).

MERTENS 6,5 – Rileva Callejon e si sistema a sinistra. Entra con buoni spunti. Sfiora il gol due volte. Il Genoa non spinge più sulla destra e il belga, contrariamente a quanto era accaduto a Insigne, può giocare soprattutto in fase d’attacco.

HAMSIK 5 – È ancora un pallido principe. Non trova posizione, non si inserisce, vaga a centrocampo. Comincia con una conclusione a lato. Impreciso nei passaggi, debole nei contrasti. Solo un lancio prezioso per Insigne (34’). Sostituito al 74’.

DE GUZMAN 6,5 – Entra per Hamsik. Ha spirito di iniziativa e si cala subito in partita. Ma i primi tocchi sono sbagliati, tre passaggi imprecisi. Ma è mobilissimo e cerca il varco favorevole. Così, al 95’, sigla la vittoria addomesticando il lancio lungo di Zuniga, schizzando a sorpresa alle spalle della difesa ligure, e insacca. Forse, una buona risorsa a centrocampo.

INSIGNE 6 – Peccato per l’occasionissima dell’83’ quando, a tu per tu contro Perin, si fa ribattere la conclusione in solitudine. Al 34’ aveva avuto un’altra occasione quando un lancio di Hamsik lo catapultava nella metà campo deserta del Genoa ma, giunto in area, si faceva rimontare da Sturaro. Però gran lavoro sulla fascia dove il Genoa con Edinilson (velocissimo) e Perotti insiste per fare male al Napoli. Qualche apprezzabile giocata al volo a innescare l’attacco (Higuain). Esce nel finale.

MICHU s.v. – Entra all’86’ per Insigne. Il Napoli attacca in massa e lui si perde nel tourbillon del forcing azzurro.

HIGUAIN 6 – Gli manca la forza per portare a termine alcuni spunti. Pressato da Burdisso e spesso raddoppiato, non riceve molti palloni giocabili e si innervosisce. Magistrale però il cross per il gol di Callejon. Conclude fuori, pressato da tre difensori (51’). Al 74’ non aggancia nell’area genoana il lancio di Insigne e l’azione sfuma.

BENITEZ 6,5 – Azzarda il debutto di Zuniga a sinistra rinunciando a Britos con Ghoulam infortunato. Zuzù debutta in evidente difficoltà non solo per la pressione di Perotti, ma perché totalmente incapace nella fase difensiva. Poi, il colombiano si riprende proponendosi in avanti perché il Genoa non attacca più. Mette Insigne dal primo minuto con la solita e collaudata staffetta con Mertens. Rinuncia a Gargano e fa debuttare Inler. Non sembra una grande idea perché lo svizzero non è in partita per un’ora buona e, nei contrasti, sarebbe stato preferibile il piccolo uruguayano. Fa esordire De Guzman nell’ultimo quarto d’ora, una mossa fortunata, e trova la vittoria con l’olandese. Il primo quarto d’ora del Napoli è da spettacolo. Improvvisamente è sembrato la squadra dell’anno scorso. Poi l’incapacità a tenere palla e a rallentare il ritmo sotto la pressione del Genoa. Ma la squadra si rivela ben preparata, protagonista di un gran finale (come nell’andata col Bilbao). Il campionato comincia bene. Crisi scongiurata.

31/8/2014
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