Calcio
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Vergognosa resa degli azzurri
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 15.04.2024)
Fallimento completo sotto gli occhi di Spalletti in tribuna. L’Europa per il Napoli non è un sogno, è una barzelletta. Il Maradona è strapieno per l’aggancio alle posizioni utili per l’Europa. Il Frosinone, terzultimo, rimonta due volte (2-2) con una doppietta di Cheddira, in prestito dal Napoli alla squadra laziale, e boccia definitivamente le fatue ambizioni azzurre. Dal disastro si salva solo Politano finché è rimasto in campo.

Tutta la squadra ha fallito. La difesa è stata ancora una volta la protagonista negativa. Ormai irriconoscibile Di Lorenzo, in balia di Valeri, e incapace di mettere dentro la palla della vittoria nel recupero.

Rrahmani travolto da Cheddira, prima il fallo da rigore sul centravanti, poi in ritardo sul 2-2 di testa dello stesso Cheddira. Ostigard in difficoltà contro Soulé. Mario Rui chiude espulso (97’) per doppio giallo.

Meret para il rigore incerto di Soulé, ma regala a Cheddira il pallone del primo gol laziale, perdendo ogni certezza.

Il centrocampo, alla lunga, è stato soverchiato dalla coraggiosa prestazione dei frusinati. Lobotka sempre basso, sovrastato dalla chioma bionda di Brescianini (1,88), poi da Mazzitelli, ha mancato d’essere il motore della squadra. Anguissa, dopo un primo tempo incoraggiante, si è perso con la sua folta chioma sotto la pressione di Mazzitelli. Zielinski è stato il meno peggio dei tre contro il giovane Barrenechea sfiorando un gol di testa (32’).

In attacco, Politano ha cercato per un’ora di rendere apprezzabile la manovra offensiva, aprendo il risultato con un gran sinistro nell’angolo lontano (16’), prodezza dopo l’eurogol di Monza.

Osimhen è tornato al gol al Maradona (63’) dopo quattro mesi, ma è stato poco incisivo in almeno cinque occasioni, fallendo il raddoppio con palla fuori tutto solo davanti a Turati (20’) e toccando debolmente un’altra palla-gol dopo avere saltato il portiere laziale (47’ salvataggio sulla linea di Romagnoli).

Kvaratskhelia si perde ormai in un gioco testardo, di puro egoismo, alla ricerca del gol, non vede il compagno meglio piazzato, gioca da solo, conclude sei volte e due volte Turati gli nega il gol.

Il Napoli non ha più gioco. Gli attaccanti cercano il successo individuale. I difensori commettono errori fatali, undicesima difesa del campionato. Un Frosinone ordinato, bravo a difendere e agile nel contrattacco, ha sofferto il Napoli nel primo tempo, ma controllandone la manovra, ed ha preso il sopravvento nella ripresa con la doppietta di Cheddira, gioco agile di squadra, applicazione costante nelle marcature, mai domo, sempre pronto a conquistare la palla.

Dopo il gol di Politano, il Napoli non ha avuto la forza di impadronirsi della gara. Meret parava il rigore incerto di Soulé (30’), ma era imperdonabile nella costruzione dal basso quando, ricevuta la palla da Di Lorenzo, si faceva schermare da Soulé perdendo il pallone e Cheddira insaccava a porta vuota (50’) per il primo pareggio frusinate che esaltava la prova degli ospiti.

Non è basato il 2-1 di Osimhen (63’), gol di astuzia sotto porta sullo spiovente di Mario Rui nell’area laziale, ad assicurare la vittoria perché il Napoli non c’era più da squadra, arrancando sotto la pressione costante del Frosinone che sembrava soffrisse meno il gran caldo di mezzogiorno.

Il Napoli si sgonfiava a vista d’occhi. Travolti i centrocampisti. Da una palla persa a metà campo scattava il cross di Zortea per il gol di testa di Cheddira (74’) lasciato libero da Rrahmani (ammonito, salterà la prossima gara ad Empoli, era diffidato).

Sul 2-2 sia il Napoli che il Frosinone hanno avuto l’occasione di vincere. Meret salvava di piede sulla linea il tocco di Seck (83’), Di Lorenzo lanciato in gol da Osimhen rinunciava al tiro davanti a Turati per un passaggio sbagliato a Simeone (97’).

Calzona ha cercato di tirare su la squadra con quattro attaccanti nel finale: Raspadori (per Politano), Simeone (per Anguissa), Osimhen e Kvaratskhelia. È aumentata solo la confusione.

Anche Di Francesco, nel finale, ha tentato il colpaccio soprattutto con l’inserimento dell’attaccante senegalese Seck (1,90) e del brasiliano Reinier, centrocampista offensivo.

Un punto d’oro per il Frosinone in lotta per salvarsi. Un pareggio e una prestazione vergognosi per il Napoli. E si va verso il salto nel buio del prossimo anno con una squadra da rifondare e un allenatore da individuare.

NAPOLI-FROSINONE 2-2 (1-0)

NAPOLI (4-3-3)
: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Mario Rui (97’ espulso); Anguissa (85’ Simeone), Lobotka, Zielinski (77’ Cajuste); Politano (77’ Raspadori), Osimhen, Kvaratskhelia.

FROSINONE (3-4-2-1): Turati; Lirola, Romagnoli, Okoli; Zortea (93’ Lusuardi), Barrenechea, Mazzitelli (93’ Gelli), Valeri; Soulé (77’ Seck), Brescianini (77’ Reinier); Cheddira.

ARBITRO: Fabbri (Ravenna).

RETI: 16’ Politano, 50’ Cheddira, 63’ Osimhen, 74’ Cheddira.
14/4/2024
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