Calcio
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Jorginho regge il centrocampo
Zielinski resta fuori dal match
di Mimmo Carratelli (da: il Mattino del 16.01.2017)
6 REINA Prende gol su rigore. Non deve esibirsi molto se si esclude una uscita bassa in anticipo a inizio della partita e una parata facile su Caprari nei primi minuti del secondo tempo. Il Pescara vede raramente la porta (due volte), batte sempre fuori (quattro). Parsimonioso sui lanci, il suo pezzo forte: se ne contano due, entrambi agli avversari (nel primo tempo)!

5 HYSAJ Con Callejon che si accentra ha tutta la fascia da sfruttare, ma è poco incisivo. Avanza e si fa chiudere. I cross (pochi) da dimenticare. Con l’entrata di Maggio, si sposta a sinistra. Nel finale dà una gran palla a Giaccherini penetrando sulla sinistra. Recupera in ritardo su Mitrita sul quale finisce col fare fallo da rigore e Caprari va a segno dal dischetto.

7 TONELLI Quattordici gol prima di venire a Napoli. In maglia azzurra centra il secondo gol consecutivo. Aveva firmato la vittoria sulla Samp (al 94’!), sblocca il risultato contro il Pescara, di testa sulla punizione di Jorginho. Un’arma in più sulle palle “ferme”. Nel primo tempo qualche difficoltà nella fase difensiva. Ferma Gilardino rischiando il fallo da rigore a inizio ripresa.

6 ALBIOL In bambola nel primo tempo col Pescara che pressa alto e asfissia la manovra del Napoli. Gioca sul centro-sinistra lasciando Tonelli sulla destra. Emerge nella ripresa. Dopo avere consegnato palla a Benali, inanella una serie di interventi decisivi due volte su Benali, una volta su Caprari, più un salvataggio in corner. Finisce in bellezza fermando Cristante.

5 STRINIC Patisce le iniziative del Pescara nel primo tempo come tutto il Napoli che non riesce a giocare. Benali gioca arretrato e lo punta in velocità e spesso gli avversari sono due. Non commette errori, ma accusa le difficoltà del pomeriggio nella prima parte della gara. Nella ripresa consegna una palla a Gilardino che fila in area e la spreca a lato. Il Napoli era già sul 2-0.

5 ZIELINSKI Incredibilmente fuori partita. Si perde nella ragnatela del centrocampo pescarese subendo l’iniziativa di Memushaj. Non riesce mai a sprintare ed è evanescente nella fase difensiva. Poi piazza l’assist ad Hamsik per il 2-0 ed è l’unico lampo. Ma proprio non c’è e Sarri, dopo un’ora, lo sostituisce con Allan.

6,5 JORGINHO Lo braccano in tre, il beneventano Bruno, un altro centrocampista e Gilardino che arretra. Nel primo tempo non cava un ragno dal buco. Nella ripresa è un altro Napoli, regge bene il centrocampo e pennella la punizione per il gol del vantaggio di Tonelli. Bizzarri e la traversa gli negano una conclusione che meritava il gol. 7 HAMSIK Nella confusione del primo tempo cerca di assicurare la spinta necessaria ak Napoli arretrando e prendendo palla, ma i compagni rispondono poco. Dopo circa venti minuti abbassa le vele. Si rialza poi nel secondo tempo con un gioco efficace e andando a segno al volo di sinistro sull’invito di Zielinski. Un gran gol da vero capitano.

6 CALLEJON Sotto porta c’è, ma fallisce due gol nella ripresa, prima battendo su Bizzarri in uscita, poi concludendo incredibilmente a lato. Più mezz’ala che esterno. Martirizzato da Coda (1,90), il Pescara non fa complimenti difendendosi. Nel primo tempo, non riesce a far gol in spaccata sul solito lancio di Insigne.

7 MERTENS Cinquanta sfumature di Mertens. Il 3-0 è da gran centravanti, 50° gol in azzurro, 12° in campionato. Disegna con le mani il cuoricino dedicando la prodezza alla moglie in Belgio per un intervento. Scheggia l’incrocio con un tiro improvviso ad effetto. Nel finale, manca due reti che sembravano già fatte.

6 INSIGNE Si accentra al pari di Callejon. Il Pescara difende con otto uomini dietro la palla ed ha difficoltà a trovare lo spazio per la giocata, ma non si arrende cercando anche il tiro (uno solo pericoloso, sventato da Bizzarri). Non ha brillantezza e perde più di un pallone (è il difetto di tutto il Napoli nel primo tempo).

7 ALLAN Sostituisce Zielinski (64’) ed è subito in partita giocando una diecina di palloni in un quarto d’ora. Il Napoli diventa più forte sulla destra. Conquista palla di prepotenza, avanza, serve una palla-gol a Callejon che la spreca, duetta con Mertens e gli allunga il passaggio finale sotto porta che il belga tocca in rete.

6 GIACCHERINI Entra per Insigne (80’) col Napoli in doppio vantaggio e vuole mettersi in mostra. Un tiro a giro parato e un continuo movimento per ricevere palla. Ha voglia, vuole lasciare il segno. Pare sia destinato al celta Vigo perché mater Celta est, Napoli non semper. Un rincalzo che mostra grandissima professionalità.

s.v. MAGGIO Gioca gli ultimi sei minuti sostituendo Strinic. Si piazza a destra e Hysaj si sposta sul lato sinistro. Ferma una volta Caprari e non ha altre occasioni per mettersi in luce col Napoli in comodo vantaggio e il Pescara non è più insidioso in avanti. Si fa trovare sempre pronto quando è chiamato, un fedelissimo.

7 SARRI Il Napoli del primo tempo è in difficoltà sul pressing alto e a tutto campo del Pescara.
Gli accentramenti di Callejon e Insigne liberano le fasce alla mediocrità di Hysaj e Strinic. Non cambia nella ripresa, però nell’intervallo deve avere urlato alla squadra di essere più veloce.
Gode per le nuove soluzioni sui calci piazzati (altro gol di Tonelli). Inserisce un Allan scatenato al posto di Zielinski.
Loda Jorginho spesso solo a reggere il centrocampo pressato da tre avversari. Si aspettava un Pescara ostico come all’andata.
Alla fine, dice, queste squadre declinano e il Napoli vince.

16/1/2017
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