Calcio
Torna alla ricerca
Gabbiadini e Hamsik, che serata
Insigne: assist e recuperi difensivi
di Mimmo Carratelli (da: il Mattino del 25.8.2016)
6,5 REINA
Seconda partita senza prendere gol. Ave Reina, pieno di grazia, il pallone è con te, tu sei benedetto tra i pali e benedetto è il frutto delle tue parate (Gesù!), prega per noi peccatori che avevamo dubitato di te. Lascia la maglia aragosta per il maglione nero da esistenzialista tardivo. Qualche parata facile e un’uscita di petto fuori area nel finale.

6 MAGGIO
Il re Maggio riappare con i doni della fedeltà azzurra (279 partite), l’impeccabile professionalità, la condizione fisica sempre ben curata a 34 anni. Difende contro Inglese quando il veronese si allarga. Più spesso avanza palla al piede. Mette anche un bel cross basso ma non trova nessun azzurro. Mai in affanno anche nelle situazioni impegnative.

6 ALBIOL
Sembra giocare con sufficienza, invece è la tranquillità che la classe gli consente. Qualche intoppo (43’ ammonito) contro Inglese. Superato da Floro Flores a centrocampo, poi dà campo al napoletano che si presenta da solo davanti a Reina (ma ci pensa Koulibaly). L’attacco del Chievo non impensierisce e lo spagnolo finisce passeggiando.

6,5 KOULIBALY
Meggiorini scodinzola, arretra, cerca di prenderlo in velocità, ma sbatte contro la roccia nera. Ammonito al 14’. Gioca in sicurezza e al 72’ soffia la palla-gol a Floro Flores solo nell’area azzurra (Reina evita di intervenire per non fare rigore). Va avanti da dominatore con interventi anche acrobatici (grande entrata in scivolata nel finale).

6,5 GHOULAM
Degno del Nabucco, va profondo sull’ali dorate. Ha spazio, senza un avversario diretto (ogni tanto si sposta Castro sul suo lato). Non molti cross (se ne contano quattro). Fionda palloni tesi e radenti nell’area veronese. È attento anche nelle chiusure difensive sulle discese di Cacciatore e sulle poche sortite di Castro. Gara in grande tranquillità

6,5 ZIELINSKI
Hai visto Hetemaj e poi mai? Allan in panchina, il polacco dispiega tutta la sua forza attaccando in profondità il lato sinistro del Chievo. Hetemaj ha difficoltà a contenerlo. Poi, con l’ingresso di Allan, si sposta sul lato mancino. Ha una pausa, ma si riprende. Più votato ad attaccare che a difendere.

6 JORGINHO
Deve giocarsela da duro: o la Birsa o la vita. Non al massimo, ma è attento, paziente e lascia ad Hamsik il filo del gioco. Prudente, dà sostanza ma poche idee a centrocampo. Forse è stanco. Comunque, Birsa ha poche occasioni per farsi notare e non sfonda. Sostituito con Allan al 68’.

7,5 HAMSIK
Se la vede con Castro detto El Pata (il piedone, calza il 44). È il motore del centrocampo. E infila il gol numero 100 in maglia azzurra fra campionato e coppe: controllo di destro e battuta irresistibile di sinistro. Da centrocampista, come sottolinea sempre lui. Aveva iniziato l’azione del primo gol. Fa il centrale della linea mediana con Allan e Zielinski in campo.

7 CALLEJON
Colpi Gobbi sulla fascia, colpi da giocoliere. Nel primo tempo ne fa ammonire due (Gobbi e Cesar). Scatta e loro lo stendono. Suo l’assist per l’1-0 di Gabbiadini dopo il preciso passaggio di Hamsik. Copre molto perché sul suo lato Zielinski cerca sempre la profondità. Nella ripresa sfiora il gol con un diagonale oltre il palo lungo.

7 GABBIADINI
Ave Cesar, Gabbiadini ti saluta ed è 1-0. Controllo di destro e battuta di sinistro, il piede che non perdona. Di testa aveva già costretto Sorrentino a un salvataggio in corner. Alta una punizione dai venti metri. Esce dopo un’ora, applaudito. Ha fatto bene Sarri ad accordargli la terza chance dall’inizio.

6,5 INSIGNE
C’è Crodino, l’aperitivo biondo, dal primo minuto. Vieni avanti, Crodino. L’uomo è Cacciatore, Lorenzo sfugge alle profferte del terzino clivense, ne elude le avance e le avanzate. Si accentra e cerca due volte il gol che gli manca (alto). Affida ad Hamsik la palla del 2-0. E spno sempre efficaci i suoi recuperi difensivi.

6 MILIK
Sostituisce Gabbiadini al 63’. Si dà subito da fare. È una presenza possente. Radovanovic lo anticipa per un pelo mentre sta per tirare a botta sicura. Impegna Sorrentino con un tiro improvviso, parata in due tempi del portiere cavese. Va in pressing su Dainelli rendendo difficili le ripartenze del Chievo.

6 ALLAN
Dà il cambio a Jorginho (68’). Si posizione a destra, il suo lato (e così Zielinski passa a sinistra). Non deve dannarsi, il Napoli è in pieno controllo della partita. Limita l’azione di Hetemaj, poi contrasta De Guzman, l’ex azzurro che gioca curiosamente col numero 1 e che, nel finale, è il più vivace degli ospiti.

6 MERTENS
Nel finale per Insigne (80’). Debutta con una rovesciata nell’area azzurra interrompendo una percussione del Chievo. In attacco cerca l’intesa con Milik, ma più spesso abbassa la testa e carica. Vuole saltarne troppi e, alla fine, Dainelli lo ferma. Manca lo scatto, allo scadere, su un invito di Ghoulam.

7 SARRI
Ombre cinesi sulla panchina. Basta con la politica del rigore, urla un renziano Aurelio.
Tacitato dal presidente cinematografaro (ciak, silenzio, si gira), il tecnico si rifugia nel silenzio degli innocenti (tacito, ergo sum), ma non sarà mai Marco Pollo mentre l’altro è in Katai per impratichirsi nella morra cinese e perciò carta, forbice e sasso sull’allenatore, qualche carezza, ma la morra mia non muore, sottile avvertimento.
Maurizio offre un’altra vittoria, Chievo in mano.
Turnover e cambi azzeccati. Il Napoli è competitivo e io son vivo e io son vivo.
Mercoledì il Benfica per portarsi più avanti in Champions.

25/9/2016
RICERCA ARTICOLI