Calcio
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Koulibaly, il gigante dell’area
Insigne e Hamsik sotto tono
di Mimmo Carratelli (da: il Mattino dell'8.2.2016)
6,5  REINA
Un’uscita di piedi fuori area e di piede un intervento più importante a spazzare via il pallone dall’area piccola. Mai impegnato tra i pali, le due conclusioni di Lasagna finiscono fuori. Soffre a vedere la squadra che non sfonda, poi libera la gioia al rigore di Higuain, pazzerellone alla sua maniera, primo tifoso azzurro in campo. Seconda partita consecutiva senza prendere gol (undici in totale).

7  HYSAJ
In proiezione offensiva. Ha spazio per sprintare perché il Carpi è tutto dietro la linea della palla. Sfugge ai contrasti di Sabelli e ai raddoppi di Martinho. Sulla fascia destra è un attaccante aggiunto. Qualche buon pallone messo in area a cominciare dall’assist a Higuain (7’). Gioca ad alti livelli per un’ora, poi va calando, senza arrendersi mai, inevitabilmente stanco per i numerosi palloni giocati.

7  ALBIOL
Lasagna gira al largo, meno punta di Mancosu perché ha il compito di arretrare per infastidire Valdifiori. All’attaccante concede due conclusioni fuori bersaglio, di testa la prima, dalla distanza la seconda. Esemplare per l’attenzione costante e la decisione degli interventi in qualche occasione confusa al limite dell’area azzurra. Salvataggio in tackle su Mancosu e stop a Lasagna nel finale.

8  KOULIBALY
Semplicemente fantastico. Ferma ripetutamente Mancosu, anticipa Lasagna, rimedia a un errore di Hamsik, blocca nel finale il contropiede del Carpi (Martinho). Sfiora il gol su corner e procura il rigore della vittoria (trattenuto da Daprelà in area). Impressiona per la pulizia degli interventi, la foga mai esagerata al servizio di una tecnica eccellente e un senso della posizione notevole. Un dominatore.

6  GHOULAM
Gli esterni del Carpi arretrano per la linea difensiva a cinque degli emiliani e l’algerino ha campo per portarsi avanti. Nessuna difficoltà contro Pasciuti, più guardingo sulle discese di Letizia. Dalle proiezioni in attacco guadagna due corner. Attento in una chiusura su Mancosu e in un successivo intervento a bloccare una iniziativa offensiva degli avversari. Molta corsa, però poco incisiva.

6  ALLAN
A centrocampo il Carpi fa intensità e triplica la marcatura sull’azzurro che porta palla. Martinho, poi, è l’avversario che ha maggiore iniziativa. Non riesce ad essere incisivo come al solito. Ma è costante la sua pressione nella metà campo avversaria, inesauribile nei contrasti, rapido a sporcare le linee di passaggio del Carpi. Cala nel finale.

6  VALDIFIORI
Gioca per la squalifica di Jorginho. Ricama di meno e cerca maggiormente la verticalizzazione. Ma è difficile incidere contro un Carpi arroccato nella sua metà campo. Lasagna arretra per oscurarne la regia, mentre Bianco resta lontano, più a ridosso della difesa emiliana. Sui corner e sui calci di punizione non è mai irresistibile e decisivo.

5,5  HAMSIK
Comincia perdendo molti contrasti e fallendo il dribbling in partenza. Lo circondano sempre in tre per spegnerne l’iniziativa. Diventa impreciso ed è imperdonabile un errore su un retropassaggio. Partita confusa contro Crimi e i raddoppi di Letizia. Pochi lampi: la palla a Callejon sul gol annullato e il magnifico lancio non sfruttato da Insigne.

8  CALLEJON
Fra tanti azzurri lenti e poco mobili, è l’unico con una notevole verve, in continuo movimento, cambiando anche lato, sempre nel vivo del gioco. Subisce una trattenuta da rigore di Sabelli che l’arbitro ignora. Segna un gol valido, annullato per un offside inesistente. Esce dopo un’ora, forse risparmiato in vista della partitissima con la Juve.

7  HIGUAIN
Dal dischetto a fil di palo con sicurezza. Aveva segnato un penalty a Frosinone, lasciando poi a Insigne il tiro dagli undici metri contro la Samp. Cinque conclusioni, non irresistibili, compreso un pallonetto troppo debole. Rientra per cucire il gioco sfuggendo a Romagnoli (1,93). Sempre al ritmo di un gol a partita (a segno nelle ultime sei gare).

5,5  INSIGNE
Contro Letizia (un derby napoletano, il difensore è di Scampia) e contro Zaccardo riesce raramente a passare. Quattro volte al tiro, fuori bersaglio. A volte egoista nel concludere, ma è la rabbia per un match in cui non riesce a incidere. L’espulsione di Bianco avviene per un fallo su Lorenzo (secondo giallo per il centrocampista di Aversa).

6  MERTENS
Entra dopo un’ora per sostituire Callejon. Comincia a destra, poi a sinistra. Intrappolato anche il belga nella ragnatela difensiva del Carpi. Ha un’occasione-gol, ma passa incredibilmente ad Hamsik. Due conclusioni fuori dai pali. Non riesce a sprigionare l’elettricità della sua azione, ha sempre troppi avversari che lo braccano.

s.v.  GABBIADINI
Entra per Higuain (82’) e non ha una sola occasione per farsi notare. Il Carpi, benché in dieci dal 56’, è sempre molto chiuso (5-3-1-1). Né gli arriva la palla buona per scoccare il suo famoso sinistro. Gioca gli ultimi dodici minuti confuso tra gli avversari. In pratica tocca un solo pallone (88’), ma non riesce a saltare l’avversario.

6  EL KADDOURI
Nel finale (85’) al posto di Insigne. Guadagna un calcio di punizione, subisce fallo da Romagnoli (ammonito), stronca con decisione un contropiede emiliano smorzandolo nella metà campo del Carpi. Presenza concreta, ma senza uno spunto offensivo mentre il Napoli, sino al recupero, affonda poco preferendo il giro-palla per sottrarla al Carpi.

6,5  SARRI
Sapeva che sarebbe stata una partita “sporca” contro un avversario in salute che aveva resistito all’Inter, piegato solo nel recupero a Firenze. Incassa il record delle otto vittorie consecutive. Schiera tutti i titolarissimi, ma la squadra è poco brillante, a volte lenta e prevedibile negli assalti. Due errori arbitrali (rigore negato a Callejon e gol valido annullato allo spagnolo) hanno complicato il match in cui il Napoli non entra con la solita incisività anche con l’uomo in più. Ma apprezza la lucidità con cui la squadra, tesa alla vittoria, non fa confusione, mantiene le distanze, è attenta sulle temute ripartenze del Carpi. Buona la condizione atletica, il Napoli non si è risparmiato.

8/2/2016
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