Altri Sport
Torna alla ricerca
Boxe, le campionesse campane
già pronte per il ring a Rio
di Adriano Cisternino (da: il Mattino del 25.05.2015)
Picchiano, quanto picchiano. A suon di pugni le ragazze della Campania sono arrivate sul tetto del mondo.

Irma Testa, Angela Carini e Concetta Marchese tornano dai mondiali “youth” (under18) di Taipei con le medaglie al collo: oro per le prime due, argento per la terza ma solo per un dispetto dei giudici.

Meno di diciotto anni e già una carriera alle spalle ed una bacheca ricca. Tacchi a spillo e fisico da modelle, ma sul ring ormai non hanno niente da invidiare ai maschi.

La boxe rosa ha preso quota negli ultimi anni, a dispetto di chi ancora oggi storce il muso. È sbarcata anche alle olimpiadi, Londra 2012 ne ha celebrato l'esordio con un mini torneo di tre categorie, ma a Rio il ventaglio della partecipazioni sarà già più ampio.

E le nostre ragazze in guantoni non fanno mistero delle loro ambizioni.

In Campania il movimento della boxe rosa è all'avanguardia.

Irma Testa, da Torre Annunziata, cresciuta nella Vesuviana di Lucio Zurlo, 17 anni compiuti a dicembre, è una leader.

A Taipei, per la prima volta i colori delle Fiamme Oro, oltre all'oro del 57 chili, ha avuto anche il premio per la migliore pugile dei mondiali.

Un oro-bis il suo, dopo quello conquistato due anni fa in Bulgaria, nella precedente edizione del torneo iridato. Due ori mondiali, che si aggiungono a due ori e un argento europei, all'argento delle olimpiadi giovanili ed a svariati titoli italiani.

Attenti esperti di statistiche dicono che, a parità di età, finora ha vinto più di Valentina Vezzali, l'inarrivabile cannibale del fioretto azzurro.

Angela Carini, oro dei 64 chili, ha bruciato le tappe in poco più di un paio d'anni: «Pesava oltre 80 chili quando è venuta in palestra per dimagrire – racconta racconta Peppino Corbo, nume tutelare della boxe a Piedimonte Matese ma mi accorsi subito che aveva stoffa da campionessa: mancina, grintosa, pugno pesante, cattiveria agonistica, ha tutto. Può ancora migliorare tanto».

Campionessa d'Europa l'anno scorso ad Assisi, ora eccola in cima al mondo. Da quest'anno è passata alle Fiamme Oro, a Marcianise, dove la allena Antonio Brillantino. Figlia di un ex-poliziotto rimasto gravemente ferito in servizio, ha dedicato la vittoria a Falcone nell'anniversario di Capaci.

Argento nei 54 chili solo per una discutibile preferenza, Concetta Marchese respira l'aria dell'Excelsior Marcianise di Mimmo Brillantino da quando aveva sette anni. Pugile era il padre, pugile il fratello, e la sorellina Giovanna, 15 anni, categoria “junior”, eliminata nei “quarti” a Taipei.

Dell'Excelsior è anche Francesca Martusciello, bronzo europeo 2014, battuta negli ottavi nella rassegna di Taiwan.

È tutto il movimento, insomma, che è cresciuto in Campania in maniera straordinaria e continua a crescere: «Ma non è un caso - spiega Alfredo Raininger, neo presidente regionale della boxe – perché da anni è stato fatto un gran lavoro dai maestri e dai dirigenti regionali del settore femminile, Rosario Africano e Carmela Chiacchio, che organizzano continuamente degli stages nelle varie palestre della Campania.

Idea geniale perché le ragazze maturano esperienze che le fanno crescere tecnicamente ed agonisticamente».

Torre Annunziata, Marcianise, ma anche Pontecagnano, nel Salernitano, produce boxe rosa di altissimo livello. Marzia Davide, dello Sporting Center, è un po' la sorella maggiore di tutte.

Sposata, un figlio, argento agli ultimi mondiali senior e una bacheca ricchissima di trofei internazionali. La maternità è stata solo una pausa della sua brillante carriera: saltata Londra 2012 solo per capricci e dispetti con la Federboxe dell'epoca.

Ora, fresca di ingresso in Polizia (con la Testa ed il rampante marcianisano Vincenzo Arecchia), vuole rifarsi puntando su Rio 2016. Sarebbe la prima italiana della storia sul ring delle olimpiadi.

Niente è proibito, ormai ai pugni rosa della Campania.
27/5/2015
RICERCA ARTICOLI