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Calcio
Tempesta di gol sul Genoa
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 28.09.2020)
Quello che non ti aspetti in un tardo pomeriggio scuro, ventoso e rabbioso di pioggia a Fuorigrotta. Napoli-Genoa finisce sei a zero e non stiamo su scherzi a parte.

Il Genoa ha i suoi alibi. Vigilia tormentata dal covid che ha colpito il portiere Perin e il centrocampista danese Schone, arrivo a Napoli in mattinata e partita spostata dalle 15 alle 18 proprio per questo. In ogni caso, un Genoa inesistente.

Col temporale e il terreno pesante non eravamo tranquilli per il Napoli leggero (non sapevamo ancora che il Genoa avrebbe fatto scena muta). E, poi, l’esperimento del 4-2-3-1 nelle peggiori condizioni. Il terreno del San Paolo non sarebbe stato il ring adeguato ai pesi piuma di Gattuso.

Togliendo ogni dubbio al match sconvolto dalle condizioni climatiche, Lozano è andato subito in gol sull’assist di Mertens (10’) ed è calata sul Genoa la tempesta azzurra.
Il 4-2-3-1 è vissuto una ventina di minuti. L’ha cancellato l’infortunio muscolare di Insigne (23’ sostituito da Elmas: sospetto stiramento alla coscia sinistra in un ripiegamento difensivo). Il Napoli si assestava sul 4-3-3, Zielinski (gran partita) centrale, ai lati Fabian Ruiz ed Elmas. Tridente superstite con Mertens, Osimhen e Lozano.

Da paladino del nigeriano, mi è mancato il gol di Osimhen. Ha impegnato subito Marchetti (6’), ha concluso fuori di piede (12’) e di testa (29’). Però con un artistico colpo di tacco ha mandato in gol Zielinski per il 2-0 a inizio di ripresa. Ha giocato molto per la squadra. Alla fine, non deve essere stato contento perché, a digiuno di gol, mentre avevano segnato tutti, persino Elmas e Politano, si è preso con Masiello rimediando l’ammonizione (91’).

Sul 4-2-3-1 nessun test. La partita l’hanno vinta la vivacità di Mertens (assist dell’1-0, gol del 3-0, assist per il 4-0), la magnifica esibizione di Zielinski (gol del 2-0 e assist del 3-0), le accelerate di Lozano (10’ e 65’, doppietta) e una difesa che non è stata mai impegnata (17 tiri per il Napoli, 3 per il Genoa; nello specchio della porta 11-1). In pratica, il Napoli ha segnato ogni due tiri in porta.

Gli azzurri si sono divertiti, questo è certo. Il Genoa col 3-5-2, perciò un centrocampo folto, ha fallito nell’opposizione alle manovre del Napoli.

S’è intravista, nella squadra di Gattuso, una certa verticalizzazione, dettata soprattutto da Osimhen e Lozano. Ma l’avversario è stata poca cosa (Maran dal 55’ al 70’ ha cambiato l’intero centrocampo lasciando al suo posto il solo Zappacosta).

In ogni modo, vincere fa sempre bene, a prescindere dall’avversario spaesato, e il Napoli fila a punteggio pieno e con la porta imbattuta (Ospina a Parma, ieri Meret) e così, se non è proprio pronto al match di Torino di domenica 4 contro la Juventus, ha però l’animo lieto e la classifica piena.

Se mancherà Insigne, a Torino non ci sarà il 4-2-3-1, ma probabilmente un opportuno 4-1-4-1, variante necessaria al 4-3-3 di fronte a Madama.

Raccontare la partita-hellzapoppin di ieri non è facile perché troppo facile è stata. È inutile. Di fronte a un Genoa disarmato e disarmante, Gattuso ha potuto schierare una mediana di incontristi malvolentieri. Fabian e Zielisnki se la sono cavata perché raramente hanno dovuto fare da filtro, giocando, come sanno, da mezze-ali.

Il Genoa arretrava senza fare opposizione, nullo il pressing alto e basso, inefficace il contrasto uomo contro uomo. Sei a zero è un punteggio che non si presta ad alcuna analisi critica. È andato tutto liscio, meglio che in un allenamento titolari contro riserve.

Però sono altamente positivi il recupero di Lozano e il “risveglio” di Zielinski. Sicuramente, Gattuso avrà ammonito i suoi a non fare i galletti dopo la goleada. I suoi, comunque, sono stati bravi a giocare sul terreno pesante, seppure aiutati dall’inconsistenza del Genoa.

L’altra osservazione positiva è che il Napoli sta bene in salute. Nel disfacimento finale del Genoa, dopo le reti di Lozano (10’), Zielinski (46’), Mertens (57’) e ancora Lozano (65’), si sono divertiti ad andare in gol Elmas (69’ su assist di Hysaj) e Politano con un assolo (72’ su assist di Di Lorenzo).

Da ciò si evince che tutta la squadra, dalla cintola in su, è andata in gol, a digiuno i soli Fabian Ruiz (un solo tiro, mi pare, a lato) e Osimhen che qualche tentativo l’ha fatto.
L’impiego di tutti i migliori attaccanti è suggestivo, ma non sembra praticabile nei confronto più impegnativi. Il Genoa è rimasto a guardare e il Napoli si è divertito.

NAPOLI-GENOA 6-0 (1-0)

NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas (46’ Maksimovic), Koulibaly, Hysaj; Fabian Ruiz, Zielinski (73’ Ghoulam); Lozano (66’ Politano), Mertens (66’ Lobotka), Insigne (23’ Elmas); Osimhen.

GENOA (3-5-2): Marchetti; Biraschi, Goldaniga, Masiello; Zappacosta, Lerager (70’ Radovanovic), Badelj (64’ Behrami), Zajc (55’ Pandev), Pellegrini (55’ Ghiglione); Pjaca (70’ Melegoni), Destro.

ARBITRO: Sacchi (Macerata).

RETI: 10’ Lozano, 46’ Zielinski, 57’ Mertens, 65’ Lozano, 69’ Elmas, 72’ Politano.
27/9/2020
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