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Calcio
Stavolta ha vinto Golia
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 03.07.2020)
I piccoli David azzurri (Insigne e Mertens) non armano la fionda e stavolta vince Golia. Vince la squadra-monstre di Gasperini con una gara accorta. Lascia il primo tempo a un Napoli molto manovriero, risparmiando energie in questi tempi di partite ravvicinate, alza il ritmo a inizio di ripresa e colpisce due volte.

Bloccato Zapata da Maksimovic, sono i centrocampisti atalantini (47’ Pasalic, 55’ Gosens) ad andare a segno. È una loro abitudine. Sinora sei gol sia per Pasalic che per Gosens.

L’Atalanta si porta 15 punti avanti al Napoli consolidando la quarta posizione-Champions. Ogni inseguimento è finito.

Il Napoli fa miglior gioco nel primo tempo, tutti dietro la linea della palla, ma pronti a distendersi. La leggera supremazia frutta niente. Koulibay ha un’occasione ghiotta dopo un quarto d’ora ma fallisce il bersaglio.

L’Atalanta sta a guardare. È il trucco di Gasperini. Controllare il match nei primi 45 minuti, sprintare nella ripresa.

Il turn-over di Gattuso manda in campo Ospina, Di Lorenzo, Demme, Zielinski e Politano. Il portiere, ferito al sopracciglio destro in uno scontro con Mario Rui (spinto da Caldara), esce dopo mezz’ora e dà il cambio a Meret.

Il Napoli palleggia con bella padronanza, non è in soggezione contro l’Atalanta-record di questa stagione, ma conclude poco. Nell’Atalanta, il Papu Gomez si sottrae ad ogni rigida marcatura cominciando molto arretrato. Lo scherma qualche volta Mertens.

Il Papu è pericoloso sulle punizioni (16’ Ospina in corner) e sui calci d’angolo. I centrocampisti azzurri guadagnano campo, ma il Napoli non costruisce mai una vera azione da gol. L’Atalanta aspetta il suo momento.

Rientra e ha cambia ritmo. Aggredisce il Napoli e va a bersaglio. Fa centro Pasalic, tutto solo al centro dell’area azzurra, sul cross da destra di Gomez (47’).

Sul suo lato sinistro il Napoli va in difficoltà per le percussioni di Castagne e le variazioni del Papu.

Il Napoli non ha una reazione visibile allo svantaggio. Non cambia ritmo. L’Atalanta ha in pugno la gara.

Il raddoppio la mette tranquilla (55’ Gosens). Non c‘è più partita. I cambi del Napoli (57’ Milik per Mertens e Lozano per Insigne) sanciscono la bocciatura dei due piccoletti, mai in partita. Lozano, a sinistra, assicura più vivacità. L’Atalanta non corre veri pericoli anche se Lozano (64’), Fabian Ruiz (69’) e Koulibaly (76’) hanno buone possibilità per segnare.

Ma, ormai, l’Atalanta è tutta dietro la linea della palla, gioca con sufficienza, non teme la rimonta del Napoli che continua nel suo tran-tran senza sprazzi.

Gasperini ha cominciato con una punta (Zapata sul centro-sinistra), alle sue spalle Pasalic e Gomez quando veniva avanti. Ha puntato tutto sugli inserimenti in zona-gol dei centrocampisti e così ha vinto la partita.

Il Napoli è stato a tratti elegante, ma non ha avuto il nerbo per impossessarsi della partita e, nella ripresa, si è fatto sorprendere. La vittoria dell’Atalanta è stata secca e ineccepibile. Il Napoli è stato per lunghi tratti un avversario ben organizzato, ma privo di sprint.

L’Atalanta vola con la settima vittoria consecutiva, il Napoli si ferma a sei.

BILANCIO
Tre vittorie azzurre a Bergamo negli ultimi quattro anni: il 3-1 con doppietta di Higuain e rigore di Hamsik, l’1-0 siglato da Mertens, il 2-1 dell’anno scorso firmato da Fabian Ruiz e Milik. Ma a Bergamo è stata vita sempre dura per il Napoli: 21 sconfitte, 18 pareggi, 10 vittorie.

GATTUSO

L’anno scorso col Milan Gattuso piazzò un bel colpo a Bergamo vincendo 3-1 con una doppietta di Piatek e un gol di Calhanoglu (16 febbraio 2019).

GASPERINI

Quarto anno di Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Atalanta (quarto, settimo, terzo, quarto posto). In 143 partite, Gasperini ha totalizzato 75 vittorie, 36 pareggi e 32 sconfitte.

COSTO
La magnifica Atalanta di quest’anno è costata 121,4 milioni di euro. Il suo valore è triplicato. Ecco quanto ha speso l’Atalanta per l’acquisto di giocatori: Zapata 26 milioni, Pasalic 16, Caldara 15, Muriel 15, Malinovskiy 13,7, Castagne 6, Toloi 5,5, Ilicic 5,5, Gomez 5, Gollini 4,5, Palomino 4, Gosens 2, de Roon 1,5, Freuler 1,5, Hateboer 0,2.

PLUSVALENZE

Atalanta regina delle plusvalenze. Tre giocatori del vivaio atalantino piazzati a grandi cifre: Gagliardini all’Inter per 22 milioni; Conti al Milan per 24; Bastoni all’Inter per 11. I centrocampisti Cristante, acquistato per 4 milioni, rivenduto alla Roma per 20 e Kessié, acquistato per 300mila euro, rivenduto al Milan per 32 milioni. Gianluca Mancini: 330mila euro per averlo da Perugia, alla Roma per 25 milioni. L’ultimo colpo con l’attaccante svedese Kulusevski: prelevato dal Brommapojkarna, squadra di un sobborgo di Stoccolma, per 100mila euro, ceduto per l’anno prossimo alla Juventus per 35 milioni.

QUINTO POSTO
La migliore Atalanta del passato, nei 59 campionati di serie A, è stata la squadra del 1947-48 che conquistò il quinto posto sotto la presidenza del senatore democristiano Daniele Turani.
L’Atalanta si piazzò alle spalle del Torino campione d’Italia, del Milan, delle Juventus e della Triestina. Costruì in casa la sua eccellente classifica conquistano 34 punti sul suo campo e 10 fuori.
La formazione-tipo: Casari; Manente, Citterio; Mari, Todeschini, Schiavi; Fabbri, Cominelli, Astorri, Miglioli, Korostolev.
Il portiere Casari venne poi a giocare nel Napoli per tre stagioni dal 1950 al 1953. Anche Paolo Todeschini giocò successivamente nel Napoli, dal 1949 al 1852.
Terzo di quei giocatori dell’Atalanta a trasferirsi nel Napoli fu il centravanti Astorri (30 gol in 88 partite in maglia azzurra). All’ala destra giocò Edmondo Fabbri che sarà poi il commissario tecnico della nazionale italiana dal 1962 al Mondiale del 1966 in Inghilterra eliminata dalla Corea del Nord.

MIGLIORE
Il miglior piazzamento dell’Atalanta è stato il terzo posto dell’anno scorso con uno score di 20 vittorie, 9 pareggi, 9 sconfitte, 77 gol segnati e 46 subiti. Quest’anno, dopo 29 partite, 18 vittorie, 6 pareggi, 5 sconfitte, 82 gol a segno, 39 subiti.
L’Atalanta ha disputato quattro finali di Coppa Italia. Ha vinto la Coppa nel 1963 battendo 3-1 il Torino a Milano con tre gol di Domenghini (per i granata segnò Ferrini).
La formazione della finale: Pizzaballa; Pesenti, Nodari; Veneri, Gardoni, Colombo; Domenghini, Nielsen, Calvanese, Mereghetti, Magistrelli. Ha perdute le altre tre finali. Nel 1987 contro il Napoli: 0-3 al San Paolo, 0-1 in casa. Nel 1996 contro la Fiorentina: 0-1 a Firenze, 0-2 in casa. Nel 2019 contro la Lazio: 0-2 a Roma.

ATALANTA-NAPOLI 2-0 (0-0)

NAPOLI (4-3-3): Ospina (30’ Meret); Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Demme (72’ Lobotka), Zielinski; Politano (72’ Callejon), Mertens (57’ Milik), Insigne (57’ Lozano).

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi (88’ Sutalo), Caldara (72’ Palomino), Dijmsiti (81’ Hateboer); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez (88’ Muriel), Pasalic (88’ Tameze); Zapata.

ARBITRO: Doveri (Roma).

RETI: 47’ Pasalic, 55’ Gosens.


SERIE A – 29ª GIORNATA
Torino-Lazio 1-2, Genoa-Juventus 1-3, Bologna-Cagliari 1-1, Inter-Brescia 6-0, Fiorentina-Sassuolo 1-3, Lecce-Sampdoria 1-2, Spal-Milan 2-2, Verona-Parma 3-2, Atalanta-Napoli 2-0, Roma-Udinese 0-2.

CLASSIFICA
Juventus 72; Lazio 68; Inter 64; Atalanta 60; Roma 48; Napoli 45; Milan 43; Verona 42; Parma e Cagliari 39; Bologna 38; Sassuolo 37; Fiorentina, Torino, Udinese 31; Sampdoria 29; Genoa 26; Lecce 25; Spal 19; Brescia 18.
3/7/2020
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