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Recensioni
Serenata senza nome, di Maurizio De Giovanni
di Giovanna D'Arbitrio
Serenata senza nome - Notturno per Il commissario Ricciardi (Ed. Einaudi), è un bel libro di Maurizio De Giovanni, noto giallista napoletano, conosciuto anche all’estero.

La storia è centrata sul ritorno in Italia di Vinnie Sannino, pugile da giovane emigrato negli USA, aveva lasciato la bella Concettina con la promessa di matrimonio, ma la ragazza non ha saputo aspettare, preferendo sistemarsi con un ricco commerciante. 

La sua serenata ottobrina sotto casa dell’amata, le lacrime versate non hanno alcun effetto, ma destano sospetti nel marito che qualche giorno dopo viene trovato morto, con la tempia sfondata. 

Il caso pare di facilissima soluzione, poiché il movente e la dinamica del delitto sembrano lampanti, ma il commissario Ricciardi è poco convinto: le ultime parole dei defunti spesso sono enigmatiche e poco utili alla risoluzione del caso, ma stavolta sembrerebbero scagionare il sospettato.

Il libro viene così presentato: “Sono passati più di quindici anni da quando Vinnie Sannino è emigrato in America, imbarcandosi di nascosto su una nave. Là ha avuto successo, è diventato campione mondiale di pugilato nella categoria dei mediomassimi. Ma il suo ultimo avversario, un pugile di colore, è morto, e lui non se l'è più sentita di continuare. Adesso è tornato per inseguire l'amore mai dimenticato, Cettina, la ragazza che alla sua partenza aveva pianto disperata. La vita, però, è andata avanti anche per lei, che ora è donna e moglie. Vedova, anzi: perché il marito, un ricco commerciante, viene trovato morto. Qualcuno lo ha assassinato finendolo con un pugno alla tempia, simile a quello che, in una sera maledetta, Vinnie ha vibrato sul ring dall'altra parte del mondo. Per Ricciardi e Maione, e per i loro cuori, sarà davvero una brutta settimana di pioggia”.

Voce ‘e notte” (E. Nicolardi, - E. De Curtis, 1904), la canzone in cui l’innamorato canta la serenata alla donna amata che ha sposato un altro umo, è una sorta di leitmotiv intorno al quale si dipana la trama del libro. Ecco alcuni versi:

Si 'sta voce te sceta 'int' 'a nuttata,
Mentre t'astrigne 'o sposo tujo vicino,
Statte scetata, si vuò stà scetata,
Ma fa' vedè ca duorme a suonno chino!

Napoli d’ottobre è un incanto. Un mese perfetto per visitare la città vigilata dal Vesuvio, il bell’addormentato. Il clima è mite e le sere rimangono tiepide”, ma poi l’autore ribalta tale immagine immergendo la città in un’atmosfera insolita, una sofferta malinconia accentuata dalla pioggia. 

Ricciardi stesso incarna un tipo di napoletanità differente: mite, laconico, schivo, ricco e di nobili natali, potrebbe vivere agiatamente, ma ha scelto di lavorare per la polizia: quando indaga viene colto da una forza compulsiva indotta dal Fatto, il dono di captare le ultime parole dei deceduti su cui indaga. 

Il tormento di quelle voci lo getta in un vortice di emozioni che lo costringe ad agire.

Non mancano battute ironiche nei dialoghi con il tragicomico Brigadiere Maione, il suo Watson, una macchietta ossessionata dal cibo e altre sciocchezze mondane. 

Come negli altri romanzi della serie, l’indagine appare quasi un pretesto per descrivere atmosfere, personaggi, sentimenti. 

Confesso in tutta sincerità che non sono un’amante dei gialli, ma leggo con piacere i libri di De Giovanni, forse perché sono napoletana e trovo in essi un’identità precisa di riferimento che trascende il racconto in sé. 

Si respira “aria di Napoli” in ciò che scrive e descrive: siano essi aspetti negativi o positivi, sono comunque “aspetti veri” di una città, e soprattutto di un popolo che non ha perduto la sua “identità”, come l’autore stesso afferma in questo video: https://www.youtube.com/watch?v=BWjfckihGG8 

Ho ritrovato infine in questo romanzo l’eterno “tema del migrante”, profondamente impresso nel DNA della gente del Sud, accompagnato dalla nostalgia per la propria terra, dal desiderio di ritornare per ritrovare persone e luoghi amati e infine dalla delusione nel costatare che il tempo spazza via tutto con inaspettati cambiamenti.
6/4/2020
16/4/2020
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