I Liberali Moderati
di Sergio Civita
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Il Presidente nazionale dei Liberali Moderati Stefano Maria Cuomo, a qualche giorno dalla conclusione delle elezioni amministrative, ha rilasciato una intervista a napoli.com
Presidente, finalmente rompiamo il silenzio dopo il ballottaggio.
Ho voluto mantenere anche qui un mio stile
Come pensa siano andate le Amministrative nella sua città?
Sono andate come era doveroso che andassero, questa è la mia considerazione dettata dalla solita onestà intellettuale.
I cittadini (ma anche gli Italiani) erano e sono stanchi di una politica demagogica e clientelare. Se ricorda c'è stato un esempio tempo fa del movimento dei Forconi, ecco questo è successo. Non si da più credito ai Partiti e a governare vanno persone come De Magistris e i 5 Stelle che rappresentano l'antisistema, l'antipolitica.
Se riusciranno a produrre quanto da loro dettato nei programmi, ci sarà un nuovo Paese ed una nuova politica.
Il centro destra esce distrutto, Forza Italia rimane solo uno slogan da Europei 2016, il PD ridimensionato, al momento.
Allora come mai questa sua candidatura in ALA s’immaginava quanto poteva accadere?
Il fatto di immaginare non significa di condividere. Per quanto riguarda la candidatura in ALA, confermo che è stata una candidatura non meditata ma comunque naturale, non ho rinnegato nulla. Rimango di idee Liberali, certo che questo paese possa risollevarsi solo con politiche Liberali, come in altri paesi Europei e non.
Ricordo che l'acronimo ALA significa Alleanza Liberalpopolare, dove sta l'incoerenza rispetto al passato?
Inoltre sono convinto che il ruolo di ALA, nel governo, sia più produttivo di quanto si voglia e possa credere.
Ricordo che questa legislatura nasce già Costituente nel 2012 e se andava bene con il “Patto del Nazareno”, non vedo il motivo di scandalismi oggi, oltretutto ALA appoggia il Governo dall'esterno senza nessun incarico, appoggiando solo quelle riforme che si ritengono utili al paese, ripeto, dov'è lo scandalo?
Voglio essere ancora più esplicito, il PLI si è presentato alle stesse amministrative, nella stessa coalizione, con una lista debolissima e una organizzazione che lasciava discutere, tant'è che è stata ripescata dal Consiglio di Stato, potendo fare solo 10 giorni di campagna elettorale, pertanto, ho preferito la proposta del senatore Milo per mantenere, con lui, un patto siglato alle scorse Regionali. Anche l'Espresso è caduto nello stesso giudizio senza approfondire i fatti.
Rimorsi visto il risultato elettorale?
Rimorsi? Per quale motivo? Ho conosciuto persone splendide, ho incrementato rapporti politici, ho avuto modo di apprezzare amici che pur non condividendo la mia scelta personale, hanno dato comunque il loro contributo e amici che non condividendo la mia scelta, hanno avuto la possibilità di espormi il loro disappunto e dichiararmi che non avrebbero offerto il voto. Così come ho apprezzato quelle persone che pur offrendomi il loro appoggio hanno invece fatto altro. Per quanto riguarda il risultato elettorale penso che non sia stato un successo ma neanche una sconfitta.
Forse è stata una ambizione troppo elevata, hanno vinto i pregiudizi, i forcaioli e gli astenuti come sempre. Sono stati 5350 Cirenei che si sono presi il peso di questa scelta.
Con tutte le testate giornalistiche locali e nazionali che buttavano cerini sul fuoco, praticamente abbiamo fatto una campagna elettorale a difenderci da fatti e cose che nulla centravano con il lavoro che bisognava svolgere sui territori.
Il Paese deve cambiare anche in questo, non è tollerabile che il giornalismo becero possa dichiararti colpevole senza che sia passato nessun grado di giudizio, così come le colpe di un padre non devono cadere su un figlio così se sei Napoletano non devi essere etichettato come Camorrista.
Da quello che leggevo o mi relazionavano su quello che passava sui social, alle interviste dei candidati nelle altre liste e coalizioni nessuno aveva programmi come il mio o come quello dei miei amici candidati in ALA.
Faccio notare che mi pregiavo di avere a mio sostegno persone come il dott. Salvatore Abita già Sovrintendente ai beni storici e culturali e il dott. Antonio Cunzio già direttore Amministrativo del S. Orsola Benincasa.
Non siamo riusciti a fare campagna elettorale ma a difenderci da accuse insostenibili.
Ripeto, nessun rimorso, credendo fortemente nella Politica e nei Partiti. Tutto può e deve migliorare con la ragionevolezza che bisogna riportare la Politica ad avere una presunzione di innocenza e non di colpevolezza.
Ho accettato comunque il risultato avendo dichiarato più di una volta che il mio elettorato sarebbe stato il mio giudice.
Ritiene quindi che il caso Verdini sia stato deleterio per la lista ALA?
Io credo che non esista il caso Verdini. Il senatore Verdini è solo il Presidente di ALA, movimento nel cui simbolo non si evince alcun riferimento personalistico. Poi il giornalettismo ha voluto creare questo caso, chapeau.
La coalizione ha perso, la lista ALA nata come “laboratorio politico” non perde poiché non esiste un caso ALA in precedenza, avrebbe e avremmo potuto fare di più? Ci si organizzerà per convincere altri Cirenei, consapevoli di avere dalla nostra parte la serenità di averci messo lo stile di sempre, di avere sostenuto una persona che ha creduto in noi, il senatore Antonio Milo, che ci ha dato si la responsabilità, ma la possibilità di "tirare un calcio di rigore". Certo, qualche “opinionista” di ALA avrebbe potuto gettare acqua sul fuoco evitando di partecipare ad interviste generalizzate ma siamo Liberali.
Il domani?
Nel doman non v'è certezza