Calcio Il Napoli vanta il secondo attacco del campionato (16 gol) dietro la Roma (17) e davanti alla Fiorentina (14). Ma, attenzione, non tutti i fuochisti azzurri hanno acceso le micce. Non hanno ancora segnato Mertens (3 gol in Europa) e Callejon (2 in Europa).

La nuova coppia-gol, con cinque reti a testa, è composta da Higuain e Insigne. Novità assoluta.

Negli ultimi due campionati, il tandem da 61 reti era composto da Higuain (35) e Callejon (26).

I fuochi pirotecnici sono stati una costante del Napoli dal ritorno in serie A (2007-08). Hamsik (50 gol) e Lavezzi (38) sono stati il primo tandem offensivo (88 reti complessive in cinque campionati). Poi, con l’arrivo di Cavani il gol è andato alle stelle.

Cavani e Hamsik con 109 gol in tre campionati sono la seconda coppia-gol della storia del Napoli (78 reti il Matador, 31Marek) dietro ai 167 gol di Vojak e Sallustro però in sei campionati (102 Vojak, 65 Sallustro). Al terzo posto, Maradona e Careca con 97 gol in quattro campionati (46 reti per il pibe, 51per il brasiliano).

In tutta la storia del Napoli gli attaccanti sono stati le stelle assolute. Una sola coppia fallì. Doveva essere la V2 azzurra (1955-56), ma Jeppson e Vinicio giocarono solo un campionato insieme (16 reti il brasiliano, 8 lo svedese).

I due erano incompatibili e neanche andavano d’accordo, geloso l’uno dell’altro e con Jeppson che si dava da fare per andare all’Inter. Il doppio centravanti fu un fallimento. Esplosero una sola volta nell’8-1 contro la Pro Patria (tre gol Vinicio, due Jeppson). Ai due scodellava cross al bacio Bruno Pesaola.

Fallì anche la coppia tutta brasiliana Vinicio-Del Vecchio (1958-60), appena 37 gol in due campionati (23 Del Vecchio, 14 Vinicio). Manuel Del Vecchio di Sao Vicente, nello stato di San Paolo, era un individualista nato, dribblomane e innamorato della palla, timido, suscettibile, rissoso. Era cresciuto nel Santos, compagno di Pelè che era più giovane di sei anni.

Lo prese il Verona prima di trasferirlo al Napoli per 90 milioni. Aveva 24 anni. I dissapori cominciarono per il numero di maglia. Vinicio non rinunciò alla 9, Del Vecchio rifiutò la 11: Amadei gli dette la maglia numero 10. Finì poi al Padova e al Milan.

Funzionò invece l’intesa tra Vinicio e Pesaola (1955-60), gli amici della collina (il Napoli giocava al Vomero). Il petisso aiutò Luis a trovare casa e a inserirsi nella squadra. Furono inseparabili. Le mogli, Ornella Olivieri e Flora Piccaglia, cementarono quella amicizia.

Trascinata dai 69 gol di Vinicio, la coppia realizzò 86 reti (17 Pesaola) in cinque campionati. Al Vomero la prima coppia-gol era stata quella formata da Jeppson e Amadei, 67 gol (44 lo svedese, 23 il fornaretto di Frascati).

Nella seconda metà degli anni Sessanta, Canè ala destra e Altafini centravanti formarono la più allegra coppia di goleador in un Napoli che conquistò il primo miglior piazzamento della sua storia, il secondo posto del campionato 1967-68 sotto la regia in panchina di Bruno Pesaola. I due brasiliani misero a segno 77 gol in quattro campionati (48 Altafini, 29 Canè).

Maradona ebbe due compagni sul sentiero del gol, prima Bruno Giordano, poi Careca. Il tandem col primo realizzò 59 reti in tre campionati (36 Maradona, 23 Giordano). Furono 97 i gol in coppia con Careca.

Se Giordano rivaleggiava in tecnica con Diego, e per Maradona fu il compagno preferito perché con lui scambiava la palla divertendosi, il centravanti brasiliano era la freccia finale che il pibe faceva scoccare con i suoi lanci “sul piede” o nello spazio dove Careca arrivava col vento nelle caviglie.

Careca fece poi coppia con Zola in quattro campionati, 73 gol (41 Careca, 32 Zola).

Nel Napoli furente di Vinicio allenatore, Sergio Clerici e Giorgio Braglia, un modenese di Bomporto, il paese dei cinque fratelli Sentimenti (il secondo giocò tutta la sua carriera di portiere nel Napoli), furono la coppia d’attacco che in due stagioni mise a segno 49 gol (29 Clerici, 20 Braglia).