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Giovani e comunicazione: la spinta di Giancarlo Spezie
di Alessandra Giordano
Metti un week end di fine maggio che sembra di fine ottobre.
Metti un albergo isolato su un pizzo di collina nell’entroterra salernitano.
Metti l’affabilità, la simpatia e la disponibilità di un Governatore.
Metti la proverbiale capacità della squadra distrettuale.
Metti tutte queste cose insieme ed ecco che l’Acteon Palace di Atena Lucana si affolla di rotariani provenienti da tutto il lunghissimo Distretto 2100.

C’era chi scommetteva che dopo lo strabiliante anno di Maria Rita Acciardi, era impossibile rivedere più di 500 soci Rotary tutti insieme: eppure ecco che la caparbietà, la serenità e le grandi doti di docente universitario venuto dal freddo dell’Antartide, hanno permesso a Giancarlo Spezie di avere più di un’ovazione mentre faceva il punto del suo anno di governatorato.

Scroscianti e sentiti applausi a lui e ad un incredulo Costantino Astarita, per tutti ormai “Costa”, il Segretario Distrettuale che ha coniugato con passione il suo lavoro di cardiologo con quello imponente di segreteria del Distretto – grazie anche alla moglie Francesca - condividendo ogni passo al fianco del Governatore.

Sono stati entrambi applauditi proprio là, nell’immenso salone un po’ kitsch di quel grande albergo a quattro stelle affacciato sul niente, che sorge, cattedrale nel deserto, in questo paesino in bilico tra Campania, Basilicata e Calabria.

Insolito, ma strategico! Atena Lucana, come ci insegna Wikipedia, è la più antica cittadina del Vallo di Diano.

Sorge su un colle nella parte occidentale della valle ad un'altitudine di 625 metri sul livello del mare. La sua storia affonda in origini pelasgico-micenee come testimoniano i ruderi delle sue mura megalitiche o pelasgiche del IV secolo a.C. che circondavano la città.

Verso la fine del V secolo a.C. si registra ad Atena l'arrivo di popolazioni lucane che, oltre a modificare l'assetto dell'insediamento, determinano cambiamenti di carattere culturale…

E i soci del Club ospitante ovvero Sala Consilina-Vallo di Diano guidati da Franco Lamanna hanno davvero fatto di tutto per essere gentili e ospitali verso la fiumana di soci autorevoli venuti da tutti i 94 Club del Distretto.

Certo la supervisione del rigoroso Rodolfo Inderst e il gran lavoro “nascosto” dei prefetti Renato Colucci, Anna Elettore e Rosetta Lobono sono stati indispensabili per l’ottima riuscita del Congresso.

Dopo gli inni, i saluti di prammatica e la proclamazione di Luciano Lucania, Governatore per l’anno 2017-18, ecco il primo momento di commozione quando Spezie ha chiamato Piergiorgio Turco a ricevere l’award del Serve above self, importante e unico riconoscimento del Board International.

Altro applauso per Umberto Aubry che ha offerto il suo libro Ritorno in Africa e per Cinzia Proverbio in qualità di consorte impegnata nel Rotary (è la moglie di Lello Ricciardi) per l’aiuto nell’ambito dello Scambio Giovani nel nostro Distretto.

Il salone è rimasto gremito anche dopo l’Appello dei Club - accolto sempre con gioia ed entusiasmo - ad ascoltare il giornalista Antonio Manzo sul “Futuro della carta stampata nell’epoca digitale” e sul “Ruolo della comunicazione nel Rotary di oggi”, tema centrale e titolo del Congresso.

Manzo ha raccontato dell’importanza del cartaceo che, nonostante il progredire galoppante di internet su tablet e su smartphone, ha conservato una sua identità imprescindibile e irrinunziabile.

Ed è proprio così: l’opinione approfondita di un giornalista che studia e si aggiorna non potrà mai essere zittita o sostituita dalla comunicazione arida di una notizia data su uno schermo digitale.

Una menzione speciale, allora, a Pino Blasi, instancabile direttore della Rivista e al grande comunicatore del web Antonio Squillace con tutta la sua squadra sparsa per il Distretto che ha operato “seguendo la specifica tipologia di media marketing e di social network”, così come consigliato dal Rotary International, raggiungendo e superando il milione e mezzo di contatti sul proprio sito.

Nella scaletta del Governatore Spezie, priorità è stata dunque data alla comunicazione: “È di estrema importanza saper comunicare, mandare messaggi giusti, farsi capire e dialogare con la società e con la comunità tutta che ci circonda”, ha detto Spezie, soprattutto per potersi rapportare ai giovani che ormai parlano solo il linguaggio degli sms e dei whatsapp.

E proprio i giovani sono stati il nucleo centrale del lavoro svolto da Spezie nel suo anno di servizio.

Cominciando dal Sipe e passando per l’Assemblea, Spezie ha sempre puntato sui giovani del Rotaract e giovanissimi dell’Interact, senza trascurare le scuole, perché è “dalle scuole che deve iniziare l’educazione di un rotariano”.

Un lavoro mirato, il suo, senza puntare ossessivamente alla crescita della membership, ma piuttosto alla stabilità della percentuale della compagine sociale.

“Abbiamo lavorato per far crescere l’effettivo senza creare nuovi Club”, ha fatto notare, infatti, il Governatore prima di dare la parola al PDG Paolo Biondi, rappresentante del Presidente Internazionale Gary Huang.

Biondi ha ringraziato per la calorosa accoglienza ricevuta in quest’occasione, un momento dell’anno importante perché riunisce tutti i soci del Distretto e li invita a “pensare al futuro che ci attende” e, come recita il motto dell’anno Light up Rotary, “accendiamo la nostra candelina, ognuno con la propria diversità”.

È stata la volta poi del PDG Giancarlo Calise che ha, tra l’altro, annunciato la nascita degli e-Club, sodalizi i cui soci vivono la vita associativa a distanza, sul web, sulla scia del primo nucleo fondato nel Colorado e i cui soci hanno un’età media di 40 anni.

A lui è andata un PH “per l’azione interna delicatissima che ha coordinato”.

Altri riconoscimenti sono andati a Salvatore Aloisio e Sergio Chiatto per la conservazione dell’effettivo, Antonio Brando, Maria Luisa De Leo e Giuseppe Vecchione, Attilio Leonardo e a tutta la squadra distrettuale.

Il PDG Maria Rita Acciardi con la solita grinta denunciava vittorie e perdite della Zona 12, si interrogava del perché tanti rotariani lasciano il Club e indicava come possibili motivi di disimpegno lo scarso affiatamento tra i soci e il relativo scarso coinvolgimento nei service o i costi elevati nonché forse le false aspettative poi deluse.

Un altro PDG, Guido Parlato, illustrava il suo “Anno di azione per la Gioventù” e riceveva in dono una bella targa avendo esaurito le sue nove PH.

Intanto, nella sala della segreteria dove erano a lavoro da giorni Alfonso Pepe e Franco Delizia, decine di banner blu elencavano i lavori eseguiti, i progetti conclusi, le idee realizzate da tutti i Club del Distretto. Tra i tanti, Peppe Nardini indicava il suo originale Progetto di valorizzazione della Villa romana di Caius Olius Ampliatus a Ponticelli, un edificio distrutto dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e che, grazie all’intervento di Club come Napoli Est, Napoli, Ovest e Sud Ovest e relativi Rotaract, più di 60 studenti della zona sono stati formati e contribuiranno al restauro per poi diventare loro stessi curatori del sito.

Ma c’erano i banner della Youth Chamber Orchestra di Maria Sbeglia; il Germoglio di Cava dei Tirreni che da 15 anni aiuta i giovani disabili a costruirsi un lavoro; il Progetto Alto Rischio contro alcol e droghe, portato avanti ormai da anni dal cardiologo Ugo Oliviero; il nuovo Banco Alimentare per “riempire la busta di chi non può”, la borsa di studio per giovani avvocati intitolata a Calogero Bellia; la riqualificazione del Chiostro della Chiesa di San Giorgio al Corso di Reggio Calabria; un centro di accoglienza e cura per persone disabili denominato “Dopo di noi”, a cura del Club Napoli; un appello di protezione per l’ambiente marino del Golfo di Corigliano; la musicoterapia di Palmi per i ragazzi disabili…

Poi ecco Francesco Socievole, responsabile per il Distretto della Rotary Foundation col suo elenco lungo di numeri e cifre e progetti conclusi nel mondo.

E ancora premiazioni e applausi. Applausi e onorificenze. Attestati di merito e ancora applausi.

E il Governatore Spezie che continuava a “bucare i baveri delle giacche” col suo sorriso, la sua calma, la sua ironia, la sua battuta pronta.

Ma forse il momento più commovente è stato il discorso dei giovani e giovanissimi che – con grande sicurezza nonostante l’età e l’immensa austera platea – hanno parlato di emozioni, cose fatte e di felicità di appartenenza ad una famiglia così grande e importante.

Ha detto così Danilo De Fazio nel suo convinto saluto da parte del Rotaract e la stessa emozione è stata ribadita dalla delegata Interact Lorenza Murina che ha lasciato con una sincera lacrima il suo collare a Stefano de Vito.

Un passaggio del collare anticipato, questo, voluto da Spezie per permettere ai ragazzi di essere applauditi dal Congresso tutto e “per riaffermare che il Rotary è una gran bella famiglia a prescindere dall’età”.
27/5/2015
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