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Campi Flegrei
Grotta del bagno della Sibilla
chiusa e in degrado
di Antonio Cangiano
NAPOLI - Grotta della Sibilla chiusa e in degrado. Accade nei campi Flegrei, da alcuni mesi il custode ottantacinquenne è ammalato e il sito archeologico, cantato da Omero sulle sponde del lago d’Averno come l’accesso allo Stige il fiume degli inferi, è invaso dai rifiuti e frequentato dai giovani coppie in cerca d’intimità.

SIBILLA IN ABBANDONO - Cumuli di spazzatura, protezioni divelte e preservativi, sono la triste istantanea che accoglie i visitatori davanti l'ingresso – chiuso - della grotta del bagno della Sibilla.
Il custode, ottantacinquenne responsabile e guida storica, soprannominato “Caronte”, da alcuni mesi è ammalato e non può aprire il sito ai turisti. E intanto il degrado avanza.

VISITE SOSPESE - Di solito occorre prenotarsi per una visita guidata contattando direttamente il custode, fa sapere un frequentatore del lago. I recapiti sono disponibili sulla pagina facebook dedicata alla grotta della Sibilla - in realtà un camminamento militare da non confondere con la grotta della profetessa individuata dall’archeologo Amedeo Maiuri a Cuma - curata dall’ottantacinquenne custode residente a Pozzuoli.
La temporanea chiusura, purtroppo, ha favorito il degrado del sito archeologico, privo del suo curatore storico, in pochi mesi è diventato un luogo dove scaricare rifiuti abusivamente, o per coppie in cerca d’ intimità.

TAPPA DEL GRAN TOUR - Ecco come una visita alla grotta dei bagni della Sibilla, in realtà un camminamento militare d’epoca romana è descritto dal poeta americano Willis, Nathaniel Parker, a metà ottocento.
"Arrivammo davanti ad un basso arco, sotto cui la guida si infilò, con l'acqua alle ginocchia. Sembrava la bocca di un abisso, e le signore si rifiutarono di procedere. Sei o sette robusti giovanotti ci avevano seguito e la guida ci assicurò che saremmo stati al sicuro sulle loro schiene.
Io montai per primo portando la torcia e, tenendo la testa bassa, ci infilammo girando a destra ed a sinistra in un passaggio tortuoso, scuro come l'Erebo, finché fui deposto su un rialzo detto "il letto della Sibilla".
La signora dietro di me, come capii subito dalle sue urla, non aveva fatto un viaggio altrettanto tranquillo. Aveva insistito per essere trasportata "all'amazzone" ma l'uomo era inciampato e l'aveva lasciata cadere in ginocchio nell'acqua. Fu deposta al mio fianco fradicia e piuttosto schifata dalle antichità”.


Guarda il video su youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=S0n6R7WAo0M
22/9/2014
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